Milan

Siamo Foresta

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Luiz Zerbini, Project for Piccola Foresta Sognata, 2023, watercolor and inkjet on paper.
Picture © Pat Kilgore.

Exhibition Design

"Quando ho accettato la sfida di contribuire alla concezione di questo progetto, ho notato che negli spazi della Triennale c'erano dei lucernari inutilizzati. Da questa scoperta, che ha cambiato radicalmente le possibilità del progetto, è nata l'idea di portare luce naturale nella mostra. Facendo entrare la luce nello spazio, è stato possibile inserire piante vive che dialogassero con le opere. La passeggiata tra le opere e le piante rende Siamo Foresta più di una semplice mostra: una vera e propria esperienza."

"When I accepted the challenge of helping to conceive this project, I discovered that there were unused skylights in the Triennale spaces. From this discovery, which radically changed the possibilities of the project, came the idea of bringing natural light into the exhibition. By allowing light into the space, it became possible to include living plants that would dialogue with the works. The walk between the artworks and the plants makes Siamo Foresta more than just an exhibition, but a real experience."

Luiz Zerbini, artista e exhibition designer de Siamo Foresta / artist and exhibition designer of Siamo Foresta

Luiz Zerbini

Immaginando la mostra come un viaggio in un'onirica foresta tropicale, Luiz Zerbini ci invita a esplorarla come un'installazione vivente costellata di opere, specie vegetali e giochi di luce colorata. Selezionate in collaborazione con il botanico Stefano Mancuso, reperite localmente e curate per tutta la durata della mostra, ognuna delle piante presenti è il personaggio di un paesaggio immaginario che accompagna la visita dall'inizio alla fine, sfumando il confine tra l'architettura di Triennale e il parco circostante. Secondo l'artista, "Poter camminare tra le opere d'arte e le piante permette a Siamo Foresta di essere più di una semplice mostra, ma un'esperienza unica."

Thinking of the exhibition as a journey through a dreamlike tropical forest, Luiz Zerbini invites us to explore it as a living installation, sprinkled with works of art, plant species and colourful light effects. Selected in consultancy with botanist Stefano Mancuso, sourced locally and cared for throughout the exhibition period, each of the plants presented is the character of an imaginary landscape that accompanies the visit from beginning to end, blurring the boundaries between the architecture of Triennale and the park around. According to the artist, "Being able to walk among works of art and plants allows Siamo Foresta to be more than an exhibition, but a real experience.”

Image gallery

Monstera Deliciosa, 2018, 106.5 X 78.5 cm, monotype on paper, Collection Fondation Cartier pour l’art contemporain

© Luiz Zerbini

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© Pat Kilgore

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<i>Monster</i>, 2016, 200 x 300 cm, acrylic on canvas, Collection Fondazione Sandretto Re Rebaudengo © Luiz Zerbini

© Luiz Zerbini

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© Pat Kilgore

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Luiz Zerbini, Paris, 2019.
Picture © Rebekka Deubner.

Biography

Nato nel 1959 a San Paolo, Brasile. Vive a San Paolo, Brasile.

L’opera di Luiz Zerbini si nutre della sua visione appassionata della cultura brasiliana: il fascino per l’architettura tropicale modernista, Rio de Janeiro e la sua luce, l’amore per la musica, le piante e la pittura. Tutto questo è emerso sin dal suo diploma alla Fundação Armando Alvares Penteado (FAAP), la Scuola di Belle Arti di San Paolo. Ha participato poi all’emblematica mostra collettiva del 1984 che ha cambiato il panorama artistico brasiliano: Como Vai Você, Geração 80? (“Come stai, generazione degli anni ‘80?”) e da allora ha intrapreso una carriera internazionale di grande successo. Oggi scolpisce, disegna, fotografa, realizza video e dipinge tele di grandi dimensioni in cui paesaggi urbani, cultura brasiliana e natura lussureggiante della flora tropicale vengono rappresentati con una ricca tavolozza di colori. Recentemente, l’artista ha rivisitato il genere della pittura storica in chiave critica, denunciando alcuni eventi importanti della storia della colonizzazione portoghese o la contemporanea spoliazione delle terre indigene in Brasile.

Luiz Zerbini ha esposto in tutto il mondo e ha partecipato a numerose biennali, tra cui San Paolo (1987 e 2010), L’Avana (2000) e la Biennale di Mercosul (2001). È anche membro fondatore del collettivo musicale multimediale Chelpa Ferro, che ha partecipato alla Biennale di San Paolo nel 2002 e nel 2004. Ha partecipato a Géométries Sud, du Mexique à la Terre de Feu (Southern Geometries, from Mexico to Patagonia), Nous les Arbres e Trees, organizzate dalla Fondation Cartier pour l’art contemporain rispettivamente nel 2018, 2019 e 2021 a Parigi e Shanghai. Nel 2022 gli viene dedicata una mostra personale al MASP (Museu de Arte de São Paulo) di San Paolo.

Nel 2023, la Fondation Cartier collabora nuovamente con Luiz Zerbini in occasione della mostra Siamo Foresta alla Triennale di Milano, della quale è l’autore dell’intero percorso espositivo.

Zerbini ha spesso animato le sue mostre con fotografie, dipinti, piante e installazioni. Questa multidisciplinarietà viene utilizzata per creare l’insieme coerente di Siamo Foresta, grazie alle sue conoscenze botaniche, alla sua originale visione estetica e alla sua sensibilità per le forme espressive e per la situazione delle popolazioni indigene del Brasile.

Born in 1959, São Paulo, Brazil. Lives in São Paulo, Brazil.

Luiz Zerbini's art is inspired by his passionate vision of Brazilian culture: he is fascinated by modernist tropical architecture, Rio de Janeiro and its light, he loves music, plants and painting. All this emerged when he graduated from the School of Fine Arts of the Fundação Armando Alvares Penteado (FAAP) in São Paulo. He then participated in the iconic group exhibition of 1984 that changed the Brazilian artistic landscape: Como Vai Você, Geração 80? (How are you, generation of the 80s?) and has since embarked on a successful international career. Today, he sculpts, draws, photographs, makes videos and creates paintings of impressive dimensions, where urban landscapes, Brazilian culture and the lush nature of tropical flora unfold in a rich palette of colours. Recently, the artist has critically revisited the genre of historical painting, denouncing some important events in the history of Portuguese colonisation or the contemporary spoliation of Indigenous lands in Brazil.

Luiz Zerbini has exhibited worldwide and has participated in numerous biennials including those of São Paulo (1987 and 2010), Havana (2000) and the Biennial of Mercosul (2001). He is also a founding member of the multimedia music collective Chelpa Ferro which participated in the São Paulo Biennial in 2002 and 2004. He participated to the exhibitions Southern Geometries, from Mexico to Patagonia, Nous les Arbres and Trees organised by the Fondation Cartier pour l'art contemporain in 2018, 2019 and 2021 in Paris and Shanghai. In 2022, a solo exhibition was dedicated to him at the MASP in São Paulo.

In 2023, the Fondation Cartier is once again partnering with Luiz Zerbini for Siamo Foresta at Triennale Milano, where he becomes the author of the entire exhibition.

He has often staged his own exhibitions involving photographs, paintings, plants and installations. This multi-disciplinarity is put at the service of Siamo Foresta to create a coherent whole thanks to his botanical knowledge, his original aesthetic look and his sensitivity to the forms of expression as well as the situation of the Indigenous peoples of Brazil.